Ataraxia

Le saltimbanque décrépit

Ataraxia
Non rideva
non piangeva
non danzava
il miserabile

Non gridava
non cantava
non implorava
il miserabile

Restava muto
immobile
aveva rinunciato
Il suo destino
si era compiuto
Aveva
abdicato

Ma che sguardo
che sguardo
profondo
e indimenticabile
volgeva
alla folla
portava sulle luci
il cui flusso
si fermava
a qualche passo dalla sua miseria
una rovina d'uomo
decrepito
abbruttito
finito

Ah che fare !
A cosa può servire
chiedere
al negletto
quale meraviglia
quale lazzo
sia in grado di esibire
in quell'oscurità
maleodorante
dietro il suo siparietto lacerato
Ah la vita
pullula
di mostri innocenti...

Canto i cani
i cani infangati
i cani senza domicilio
i cani vagabondi
saltimbanchi
i cani sfortunati
quelli che vagano
solitari
tra le rovine sinuose
delle immense
grigie
e crudeli
metropoli

...Infine lei
discese
da scale di nuvole
e passò
senza rumore
attraverso la vetrata
Poi
si distese
su di lui con tenerezza
e depose
i suoi colori
scintillanti
sul suo volto.

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