Enrico ruggeri

La giostra della memoria

Enrico ruggeri
Non mi addormentavo
se non avevo certe favole fantastiche.
E la mattina dopo
trovavo il mondo ancora mio
per poco.

Non mi confondevo
se vi vedevo ancora pronti per discutere.
E mi sembrava un gioco
chiedere sorridendo poi:
" E davevi un bacio, un bacio.Dai.."

E andavo via
ma mi faceva compagnia
ogni parola che sentivo pronunciare a casa mia.
E avevo già
tutte le mie curiosità,
ma non sapevo di dolori,poesie, difficoltà.
Non avevo limiti
e parlavo agli angeli.

Non vi comprendevo
se dicevate che domani sarei stato io
quello che se ne andava.
E intanto il mondo accanto a noi
cambiava.

Se vi giudicavo
usavo il metro dell'amore e della logica.
E intanto mi apettava la grande confusione che
la vita avrebbe fatto in me.

C'è un giorno poi
che non è tutto come vuoi,
tra le persone che non possono restare più con noi.
E senti già
crescere dentro un'ansietà,
per non sapere immaginare il peso della realtà.
Ma non ci sono limiti
per parlare aglia angeli:
qualcuno ascolta.

Non ci sono limiti
per parlare agli angeli:
qualcuno ascolta

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