Enrico ruggeri

Marta che parla con dio

Enrico ruggeri
Lo sguardo fatto di poesia
e quella sua malinconia
e quella timidezza,
dava una tenerezza strana.

Dietro alle tende c'era lei
più consapevole che mai,
che si stava innamorando
senza sapere quando e come.

Mentre passava lo guardava
con il cuore impazzito:
se l'amore non è ricambiato
diventa follia.
E per la strada lo cercava
come fosse un bambino.
Se l'amore consuma vicino
è un amore che dura di meno,
ma l'amore ha bisogno di spazio,
l'amore respira,
l'amore va via.

Girano i giorni e il calendario
come dei grani di un rosario
lei lo seguiva ancora
come la luna con l'aurora.

Come la luna tramontava
alla luce del giorno,
certi amori non hanno ritorno
ma non muoiono mai.
E nella notte lo vedeva
come fosse un miraggio.
Cercava di mettersi in viaggio,
raggiungerlo e fargli coraggio
ma l'amore ha bisogno di fiato:
l'amore respira,
l'amore va via.

E Marta conserva una fotografia,
Marta prepara un caffè,
Marta raccoglie i pensieri
e li tiene con sé.

Marta coltiva una rosa per lui,
Marta che vive a metà,
Marta che adesso sorride
e domani chissà.

Marta con tutto quel mare che c'è,
Marta che parla con Dio,
Marta che scivola piano
e si sente il fruscìo

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