Prima ricorrenza: il signor g nasce
Giorgio gaberQuanti fiori colorati, sono nato in una serra.
Quanti volti emozionati, quanta gente che mi afferra.
Che fortuna! Ho tanti amici e son qui tutti felici:
tra sorrisi e complimenti prendo i primi sacramenti.
Ma che nome mi daranno? forse G come mio nonno
io mi giocherei la vita che quei tipi li lo fanno.
Ma com'è grasso, ma com'è bello
guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
dammelo un po' anche a me.
"Un amore di bambino, una vera meraviglia"
È la voce della zia con quel mostro di sua figlia.
C'è anche lui, tutto sudato, quel maiale con gli occhiali
che si vede raramente solo in casi eccezionali.
E comincia coi commenti la sfilata dei parenti
ma io proprio non capisco perché son così contenti.
Ma com'è grasso, ma com'è bello
guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
dammelo un po' anche a me.
Poi si mettono a mangiare per concludere la festa,
uno si alza col bicchiere ma gli gira un po' la testa:
"Sarà un uomo assai importante, forte, bello, intelligente"
Ma sta calmo, che magari poi divento un deficiente!
Han deciso per il nome: proprio G, come mio nonno,
avrei voglia di reagire ma per ora ho troppo sonno.
Ma com'è grasso, ma com'è bello
guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
dammelo un po' anche a me.
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