Soffice
Ivan graziani
Soffice sei e teneramente ti dai e assaggiarti potrei: una torta di fragole. Uh! E che pelle che hai, un antico cammeo ecciterebbe, lo sai, perfino un angelo in cielo.
Ma dove sei? Tu, dove sei? No, io non ti credo più perché mi fai restare tu come una foglia, sola in mezzo a un viale eppure sono soffici i tuoi seni di miele e il tuo richiamo è forte come allora. Ma dove sei? Tu, dove sei?
Tu, dove? E adesso dovrei ridere, o magari per non piangere, resta con me ho ancora troppa fame di te.
Ma dove sei? Tu, dove sei? Tu, dove sei?
Ma dove sei? Tu, dove sei? No, io non ti credo più perché mi fai restare tu come una foglia, sola in mezzo a un viale eppure sono soffici i tuoi seni di miele e il tuo richiamo è forte come allora. Ma dove sei? Tu, dove sei?
Tu, dove? E adesso dovrei ridere, o magari per non piangere, resta con me ho ancora troppa fame di te.
Ma dove sei? Tu, dove sei? Tu, dove sei?
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