Nomadi

Rebecca (un gioco di società)

Nomadi
Le porte dei giardini sono chiuse,

l'inverno ha le sue nevi da portare

e se nel cuore canta una canzone

fa che un'armonica la suoni piano piano,

fa che un'armonica la suoni piano piano.

Così un giorno conoscevo una ragazza

con i capelli neri lunghi lunghi lunghi,
lunghi silenzi nei suoi occhi larghi,
penso al suo seno e penso alle sue mani,
penso al suo seno e penso alle sue mani.

Madri no, non è cambiato niente,
padri no, non è servito a niente,
anche una volta si scappava via,
quanti di voi su quelle navi bianche,
quanti di voi l'America nel cuore,
quanti di voi adesso sono stanchi.

Pure le autostrade sono piene,
i sacchi in spalla e via "Mi di un passaggio",
i santi libri ed un educazione
non riusciranno a farli ritornare,
non riusciranno a farli ritornare.

E sono loro che han distrutto tutto,
tutti i principi su cui lo Stato, la famiglia e Dio
ed io no so se riuscirò a mangiare,
dov'è finito il buon samaritano,
dov'è finito il buon samaritano.

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