Serenata
Pierangelo bertolisciamano in periferia
cercano il naif tra i poveri
o gli indiani della prateria
degustando cibi tipici
deboli di calorie
posano preziose natiche
sulle panche delle trattorie.
Canterò per te
fino a quando non ti stancherai
canterò per me
senza chiedermi se capirai
hanno come meta i semplici
cercano la poesia
e per questo si contorcono
con trattati di psicologia
soggettivi d'abitudine
sanno ciò che tu non hai
leggono fra i peli pubici
quel che dici e quello che non sai.
Canterò per te
fino a quando non ti stancherai
canterò per me
senza chiedermi se capirai
sciolgono i tuoi nodi edipici
con un colpo di magia
spiegano i tuoi sogni erotici
iscrivendoti a una lotteria
scrivono virtù canoniche
stanno dalla parte tua
corteggiando tipi egemoni
sono come li "mortacci sua".
Canterò per te
fino a quando non ti stancherai
canterò per me
senza chiedermi se capirai.
Pierangelo's blues
(P.A.Bertoli)
La neve cadeva sottile
su un pomeriggio vuoto e malato
la neve cadeva sottile
su un pomeriggio vuoto e malato
sulle mie rabbie di parole
sulle mie guerre di pensieri.
La luce sembrava morire
dentro ai miei pugni di sognatore
la luce sembrava morire
dentro ai miei pugni di sognatore
cercai di andarmene di là
cercai di andarmene di là
di arrivare in una terra
con campi zeppi di viole
di sdraiarmi in una terra
con cieli immensi di sole
dove gli stomaci sono pieni
dove i ricordi sono sereni.
Andai la neve cadeva
avevo un groppo in gola
andai la neve cadeva
avevo il cuore in gola
una impotente necessità
una assoluta inutilità.
Nostalgia di un fiore
che cosa terribile
nostalgia di un fiore
che cosa terribile
per trattenermi dal pianto
apro la bocca e rido
per trattenermi dal pianto
apro la bocca e rido.