Renato zero

Angelina

Renato zero
Dalla fontana più nessuno beve,
Nessuno ha sete di carezze ormai.
Eppure in giro c'è chi ancora crede
Che ci è rimasto un po' d'amore in noi.
Persone anonime e sole,
Che se hai fretta non le noterai,
Vittime di un tempo che non ti perdona mai.
Eternamente quella luce è accesa,
Stella ostinata brilla come può.
Un condominio pieno di pretese
E lei che non riesce a dire no.
La trovi qui, Natale e Ferragosto, la trovi qui.
A difendere i sogni tuoi,
A tenere pulito e ordinato ci pensa lei.

Angelina che saluti gli anni verdi miei.
Uscivo e non sapevo se sarei tornato mai.
Ti affacciavi alla finestra, mi dicevi “non c'è posta”
Ed intanto soffrivi insieme a me.
Mentre andavo alla guerra a combattere quei “no”.
Angelina, il tuo saluto più di una volta mi salvò.

Tanto clamore e tanta ostentazione
Per apparire quello che non sei.
Ciò che per sempre dentro ti rimane,
Piccole cose, gesti e cortesia.
Resta così! Quell'angelo nascosto. Resta così!
Che se a Via Fontebuono verrò
Non immagini tu le feste che ti farò.

Angelina, grazie per tutti quei sorrisi tuoi.
Tanta tenerezza che mi porto dentro ormai.
Scusa se talvolta il mondo è superficiale e sordo.
Viva quella sana ingenuità!
La più dolce portinaia ancora sei
Custode, tu, di quei deliri miei

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