Cellulare e carta sim
Simone cristicchiUn po' invecchiato
Chiuso in un cassetto
Solo con lo schermo un po' graffiato
E il caricatore rotto
Mi hanno spento,
Non ho campo
Qui ne paradiso dei vecchi cellulari.
Mi ricordo quando funzionavo,
Le telefonate, gli sms che ho inviato.
Fino a quando non è uscito quel modello accessoriato e dalla mia carta sim qualcuno mi ha staccato.
E mi manca tanto quel tuo nome nella rubrica, e mi fa compagnia la mia tastiera sbiadita.
Con queste ultime due tacche di vita io provo a mandarti un segnale,
Anche se qui prendo male
Stavo bene quando ti infilavi dentro la mia pancia calda come il suono di una voce e della sua guancia.
Sempre indivisibili eravamo:
Cellulare e carta sim uniti in matrimonio.
E mi manca tanto quel tuo nome nella rubrica, e mi fa compagnia la mia tastiera sbiadita.
Con queste ultime due tacche di vita io provo a mandarti un segnale, anche se qui prendo male.
All'improvviso mi sento afferrare.
È il mio perdone, mi vuole aggiustare.
Nell' ospedele i telefoni come me pochi minuti e tornerò a vivere.
E lampeggia innamorato il tuo nome in rubrica
Solo se stiamo insieme diamo un senso alla vita.
E con tutte le mie tacche di batteria io vibrerò di emozione e suonerò di emozione
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