Canzone dell'amore o della precarietà
Claudio lolli
Precarietà ci punta un dito sulla schiena,
il suo ricordo ci addolora,
la sua presenza ci spaventa
e se le mani si toccano senza comprensione,
il gioco vince dieci volte,
perde forze, l'immaginazione salta
di palo in frasca tra noi due.
il suo ricordo ci addolora,
la sua presenza ci spaventa
e se le mani si toccano senza comprensione,
il gioco vince dieci volte,
perde forze, l'immaginazione salta
di palo in frasca tra noi due.
Domani sarà un giorno senza numeri
i tuoi vestiti scalderanno un altro.
E l'unica felicità che oggi la scienza,
della vitalità può concepire registrare,
sopra un treno, su un giornale, registrare ...
La quiete la tempesta il temporale,
il girotondo del respiro strano,
in questa vita distratta ed interrotta,
però bacerebbe ogni angolo deserto,
della tua bocca e della tua mano,
della tua bocca ...
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