Fragole e pugnali
Goran kuzminacE il vapore sui vetri nasconde I sentieri e il bosco
Dove all'estate andavamo a dare calci alle pigne
E sotto alle vigne, di grappoli d'oro riflesso
Gridavi il mio nome
Quando le api agitate inseguivano il cane
Piove ed insisto
A giocare da solo agli scacchi e spostare pedine
Spiando le gocce attraverso I ricami delle tendine
Apro e richiudo cassetti, soffiando la polvere
E le sue allergie
Non trovo parole speciali da usare in nuove poesie
Sono qui
L'inchiostro sulle dita e ricordi in lame'
Sono qui
In un sogno demode'
Che se vuole ti puo' far male
Come un riflesso di pugnale
Sono qui fenza te
Gli sguardi di quelle ragazze
Quando volavo su vienna e trieste
Erano uguali a gerani in fila alle finestre
Forse il destino o forse e' gia' tardi, perche'
C'e' un motore che aspetta
E sulla coda una coppia di angeli pronti a gridare vendetta
Ma io
L'inchiostro sulle dita e ricordi in lame'
Resto qui
In un sogno demode'
Le tue labbra di fragole e miele
Come riflessi in pieno sole
Resto qui, senza te