La cognizione del dolore
Marlene kuntzche lui rigurgitò con abominevole irascibilità rituale.
(E' un bravo figlio, ma no... non è facile capacitarsene.
Una madre può, con l'amore formidabile che è in lei)
Poi sbiancò e cascò nell'impossibilità di muoversi o parlare,
gli occhi in fissità sull'indefinibile abisso di afflizione universale.
(E' un bravo figlio, ma no... non è facile capacitarsene
Una madre può, con l'amore formidabile che è in lei)
Lenta un giorno apparirà, rossa piaga apparirà,
la cognizione di un dolore miserevole.
E lenta un giorno crescerà, e cancrena si farà,
la cognizione di un dolore deprecabile.
E lenta un giorno fiorirà, e tumore diverrà,
la cognizione del dolore.
E più grande di ogni colpa avrà inviolabile sovranità
su chi non potrà più vivere felice, mai.
E più d'ogni colpa porterà al verdetto della verità:
"pagherai scrivendone".