A metà del viaggio
Riccardo foglidi questo uomo che a metà del viaggio
si guarda indietro per dare senso al suo coraggio:
come affrontarlo adesso,
questo presente stanco
cerca te stesso, non seguire il branco.
Segui la verità
che non ha leggi e che non ha frontiere,
che è dentro quello che senti, non nel tuo mestiere
come cantare adesso tra fallimenti e guerre:
segui te stesso, anima ribelle.
Dobbiamo crederci ancora, questa è la nostra verità,
la stessa rabbia di allora e quella stessa ingenuità,
quando suonavo con voi
con i capelli più lunghi e la voglia di andare al di là:
finivano gli anni sessanta cambiava un'età.
Segui la verità
di quel ragazzo che non va più a scuola,
che va a suonare di notte e il giorno poi lavora
e la celebrità, questo sentirsi soli:
ero nel gruppo e già ne stavo fuori.
dobbiamo crederci ancora, questa è la nostra verità,
la stessa rabbia di allora e quella stessa ingenuità,
quando mi accorsi di lei
e poi scappare, cadere, sbagliare, cercare un perché:
finivano gli anni settanta, tornavo da te.
Fuori dalla città con te
per ritrovarmi dentro,
è la mia storia di ragazzo che
protesta e non ci sta.
Dobbiamo crederci ancora, questa è la nostra verità,
la stessa rabbia di allora e quella stessa ingenuità,
quando mi accorsi di lei
e poi scappare, cadere, sbagliare, cercare un perché
finivano gli anni settanta, tornavo da te.