Era musica, era amore
Riccardo fogliha un immenso cuore che rintocca forte,
batte i miei domani,
l'universo è in macchina fermo nella via
alla luce rossa.
Quando il vecchio olmo è crollato a terra
per far posto a un chiosco
che vende sesso, violenza e birra
ho pensato: è fatto, ormai c'era da aspettarselo.
Poi la mia soffitta mi è sembrata stretta
ho raccolto tutto, chitarra e sogni,
e sono uscito in fretta
ma batteva forte la città, mi stordiva.
Indeciso a un tratto
io mi sono chiesto: ma sei sicuro di quel che hai fatto?
Ma non c'era tempo per ripensarci perché ad un tratto
una folla enorme mi ha trascinato da un posto all'altro.
Ma suonavo ancora nei locali al buio nelle cantine
dovunque andavo.
Quella musica scaldava il cuore
era musica ed era amore
chi mi ha salvato è lei, se no impazzirei.
La mia musica non è una sera
la mia musica è vita intera
al mondo solo lei non mi abbandona mai.
Poi cadeva l'acqua e ti scioglieva il rimmel
lavoravi dove non mi ricordo, ti venivo a prendere
un sorriso timido quando domandai: sei carina sotto?
Con la smania addosso di levarti tutto
non mi sono accorto che il tempo passa e così ti ho perso
tra duemila macchine, sei sparita piano e ti cerco invano.
E passò Natale e Capodanno e Ferragosto e bene o male
è piovuto e qualche volta è uscito pure il sole
e malgrado tutto non ti sei fatta più sentire
mi farai morire mentre tutto intorno il mondo è pronto per scoppiare.
Ma la musica mi scalda il cuore
dolce musica, mio dolce amore
chi mi ha salvato è lei, se no impazzirei.
Ma la musica mi scalda il cuore
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