Donne
Riccardo fogliche spendono bene la vita,
o che dicono sempre non so
se qualche amico le invita,
donne tranquille o nei guai,
donne da perderci gli anni,
ce ne sono che non ridono mai
e credono solo ai romanzi.
Sì, arrampicate sugli specchi
che se cadono ti fanno a pezzi
chissà cosa c'è mai nei loro occhi
sì, disperate su un lungomare
o belle di notte in un locale
le vedi a terra, ma sanno volare
sì, da morirci, da bestemmiare
che se partono è per non tornare
e partono tutte, lo sai, prima o poi.
Donne che si danno via,
che vanno per le loro strade,
donne sempre in compagnia
o sole come stelle cadute,
donne che neanche le sai,
che pensano solo ai ricordi,
ce ne sono che ti dicono mai
e poi per un niente le perdi.
E poi ci sei tu,
che a vedere il mio passato,
prima di averti incontrato,
mi sento un vigliacco, un disgraziato
tu, col tuo viso così chiaro,
così pulita, così speciale
tu, quell'idea che ora è finalmente mia
tu, per cui al diavolo tutto il mondo,
tu per cui toccherei anche il fondo,
e vivrei senza Dio, senza un soldo.
In cerca di novità,
non sanno che cosa è l'amore
e vanno pensando: chissà,
domani potrei essere altrove
donne in libertà
che hanno sempre un'occasione,
le stesse di mille anni fa,
miliardi di donne
nessuna come te.