Molo dei greci
Max manfredie nessuno scommette più un franco nemmeno da solo
se si trova qui a Molo dei Greci e pensa d'essere in mare
o se invece si trova sul mare e sogna d'essere al molo
Questa sera qui a Molo dei Greci si sconta la pena
d'aver troppo creduto al vangelo pagano del fado
fatto a pugni con troppi fantasmi all'Osteria del Rebado
perso tempo incollati alle onde delle radio a galena.
Ed il Re degli Abissi, se trovo chi me l'ha presentato!
Mi ha ingaggiato a cantar nelle squadre dei suoi "trallallero"
poi m' ha fatto firmare un impegno che già ero ubriaco
fu l'amaca oscillando sul ponte a insegnarmi dov'ero.
So soltanto che ho amato il catrame dei sassi alla foce
che restava incollato alla pelle indurita dal sale
come le dita di Meri restarono incollate alla croce
quando venne la Merlin per scindere il bene dal male
quando chiusero tutti i casini e fu freddo, a natale.
Questa sera, qui a Molo dei Greci, ci trovi gli aironi
che volteggian tra i rimorchiatori più morti che vivi
mentre noi, sprofondati in un fosso di gangia e di ulivi
ci chiediamo se eran tutti tatuaggi le nostre passioni…
Perché abbiamo amato il vapore dei bar nel mattino
e l'odore di piscio e colonia all'albergo diurno
ed abbiam visto doppio una donna, una paga, un destino
fino al punto di chiedere aiuto a un dio chiuso per turno
fino a farcela a piedi a cercare dov'è il lavatoio
dove vanno le bianche bugaixe la notte a lavare
I lenzuoli dei morti di peste, e poi stenderli al buio
qualche volta, a Staglieno, se passi le senti cantare.
So che ho amato un sorriso, a mio padre moriva nel baffo
raccontando di quando faceva flanella al bordello
o a sentire su un disco la voce di Mario Cappello,
la chitarra veloce e iridata del maestro Taraffo
la chitarra coi bassi volanti del mago Taraffo.
E così siamo in ballo da anni su questa galera
ed abbiamo dormito su altari intarsiati di guano
aspettando San Giorgio a cavallo, nei bar della sera
che ci porti a vedere le nebbie di un porto lontano
che ci porti a vedere la nebbia del porto a Milano.
NOTE:
Trallallero: tipico canto genovese "a cappella"
Bugaixe: antico genovese per "lavandaie"
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