Lingalad

Il grigio viandante

Lingalad
Grigia era la sera nella Contea
E il suo passo si udiva sulla collina
Ma prima che l'alba brillasse serena
Già era partito per la sua via

Dalle Terre Selvagge agli Occidentali Lidi
Dai deserti del Nord alle verdi brughiere
Nel covo del Drago e nei nascosti nidi
Egli camminò senza temere

Con Uomini ed Elfi, con Nani ed Istari
Con coloro che non muoiono e con i mortali
Carboni neri nell'occhio impetuoso
Ma pronti ad accendere un riso gioioso

Voce squillante, mano che guarisce
La schiena curva sotto un gran peso
Bastone che guida, spada che ferisce
Un pellegrino stanco sul lungo sentiero

Dai Liberi Giorni di un tempo remoto
Sfida da solo sia l'Ombra che il Fuoco
Un vecchio dal cappello sgualcito e corroso
Si appoggia al suo fedele bastone nodoso

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