L’abbraccio del noce
LingaladDove cresce un vecchio noce da lontano già si vede
La vita e le stagioni gli han lasciato molte rughe sulla pelle
I suoi anni sono tanti come le stelle della notte
E d’autunno le sue foglie sono petali incendiati dal sole
E lo sai che nel volo sono ancora più belle e volteggiano ribelli
Per respirare un’ultima goccia d’aria nella brezza
E cadono a scaldare la terra dal sospiro freddo della luna
Ma un giorno una scure colpì il suo tronco
E poi un altro colpo ancora
Fece tremare tutti I rami
E quando il suo destino pareva scritto passò
Da quelle parti un uomo
E mise nella mani del boscaiolo alcune monete d’oro
E si comprò quella parte di bosco e la vecchia casa lì vicino
E in quella casa egli portò a vivere la sua sposa
E andò con lei sotto le fronde del noce
E nelle notti chiare a far l’amore fra le sue radici
A respirare quell’oceano di luci che si specchiava
In fondo agli occhi di lei
Ma una notte la valle fu scossa da un rombo assordante
E la terra si mise a tremare come non mai
I due sposi abbracciati guardarono I muri contorcersi
E si giurarono amore davanti alla morte e a dio
E sospesi rimasero I loro cuori finché tornò il silenzio
Gli sposi da quel giorno ringraziarono il cielo
Per aver salvato loro la vita e la loro tanto amata dimora
Ma si dice che nella notte in cui la terra ruggì
Quando la casa stava ormai per crollare
Il vecchio noce avvolse le sue
Pietre con mille e più radici
Finché le mura non trovarono pace
E la valle ritornò nella quiete
E lo sai che ogni prima notte d’inverno
I due sposi accolgono tra le mani
Del noce l’ultima foglia e l’affidano al fuoco del camino
Donando al cielo un soffio bianco e leggero
Che dell’inverno è il primo vero respiro