Da parigi per s.
Francesco camattinimi aggiro lento sotto i lampioni
sposto il ricordo da viale a viale
per darti il tempo di riaffiorare
e vedo un ombra, curva indistinta
lungo il confine della tua assenza
tu sei là dietro, potrei giurarci
e ti nascondi per non trovarmi
l'amore è un giorno di girasoli
riempito all'orlo dei suoi clamori
è un sorso chiaro, lampo di voce
una finzione in controluce
l'amore è un tacco, che ruota a tempo
attorno ai valzer e allo spumante
l'amore è un anno, cent'anni uguali
prima di fuochi, poi di fanali
la la la la la la...
e ti allontani, la sento ancora
portarti al largo questa paura
di ritrovarmi dietro un portone
vuotar due volte lo stesso bicchiere
così ti osservo, dalla terrazza
brindare in un grido alla folla che impazza
restar da sola, sul marciapiede
scoprire un viso che non vuoi vedere
l'amore è un giro, di girasoli
per questi campi affacciati sui viali
e passa oltre, le mie ragioni
scambia l'inizio e le conlusioni
l'amore è un fischio, di smarrimento
fumo e stazioni che scorrono nel vento
sala d'attesa di ogni dolore
che non esiste ma può far male
la la la la la la...
E frugo ancora, tra certi specchi
che portano il peso di nomi già vecchi
e ti sorprendo, come ubriaca
cercarti un volto che incominci da capo
così ti vedo, in lontananza
tra stelle filanti che ritman la danza
del nostro eterno andirivieni
tra viali vuoti ed altri già pieni