Tango per v.
Francesco camattinicome marinai soli
quanto tempo ad aspettarci
siam dovuti stare al buio,
è un po' tardi lo sapevo
vedi ho già i capelli grigi
ma la trappola del tempo
ha rotto solo adesso
i miei ridicoli indugi.
La memoria porta via
i fondali della scena
e ritorna il ticchettìo
di un presente senza pena
resto sempre sbilanciato
all'indietro nel futuro
e non trovo il mio passato,
non capisco il mio presente
sbatto sempre contro un muro
Oh cielo cielo,
cielo mio non te ne andare
ma prepara le valigie
per un viaggio da sperare
tutto ciò che mi rimane
te lo lascio volentieri
tu dammi almeno l'illusione
che la vita sia restata
ancora sotto i nostri piedi.
Oh cielo cielo,
cielo mio non mi mentire
lo so il tempo non è molto
forse nemmeno per capire
e son fermo da millenni
nel passaggio della via
indeciso se buttarmi
o scivolare come gli altri
in quest'isterica malìa.
La giostra gira,
e ci porterà lontano
a memorie di confine
mai sfiorate dall'umano
io sono qui al tuo fianco
non so più restar da solo
mi son perso già da tempo
la mia anima è indecente
non saprà spiccare il volo
Oh cielo amore,
cielo mio non mi tradire
quei tuoi occhi di colomba
han volato troppi visi
hanno usato le mie navi
con contratto regolare
son passati dieci anni
e ogni giorno mi prometti
che domani pagherai.
La la la,
la la la la...