I soldi della vedova
Ennio regaAllo stato maggiore al consiglio della difesa
Il treno andava io sempre zitto lei parlava
Gli avi del generale erano titolati
Consoli e magistrati colonnelli altolocati
Alla vedova eccitata dall' esercitomania
Dalle cene scellerate dell'aristocrazia
Avrei detto che quattro stellette sono poche
Brilla di più il guano delle oche
Lei parlava io stavo zitto e il treno andava...
Andavo a maratea con la vedova del generale
Graduato fra i potenti del genio militare
Per valutare l'asse dell'eredità
Disse dottore quel che vuole in acconto quanto fa
Che forma e cerimonie quelle dell'alta nobiltà
Tutta gente ben nata d'imponente qualità
L'etichetta il galateo meretrici col cammeo
Lei parlava io stavo zitto e il treno andava...
Bel sonno di campagna! al sole anche i paesi
Seccano come fichi sotto le tegole portoghesi
L'allegria fuori dal tempo di latta e rame
Non sembrava avere paura della fame
La gente campava sollevando le gonne
Lisciando sul viso le gocce in punta alle foglie
Lei parlava io stavo zitto e il treno andava...
Arrivai a maratea con la vedova del generale
La stazione era deserta come all'epoca feudale
Quando il nonno del generale delle serve ne faceva
Ius prime noctis l'uso che voleva
Lei parlava io stavo zitto e il taxi andava...
All'università ci perdi tempo e libri
Dai soldi della vedova dio ne scampi e liberi